29 settembre 2007

Ultimo giorno!

Mattina tremenda! E' l'ultima e tra qualche ora entreremo nella pancia di una grossa nave che ci portera' nuovamente a casa. Ci sono le valige da rifare, le cose da sistemare, i bagagli da organizzare per portarci in cabina il necessario... Non vorrei alzarmi dal letto, ma per fortuna il richiamo di Granja mi rincuora. La colazione mi sembra meglio di quella di ieri e la Boqueria ancora piu' allettante! Compriamo di tutto: chili di Jamon Serrano, pacchi di Chorizos, frotte di Bottarga, cumuli di Tonno essiccato, mandrie di frutta secca... Simona riesce a trascinarmi via mentre contratto mezzo pesce spada... Decidiamo di portare la spesa in macchina e poi torniamo a girovagare tutta la mattina. Pranzo discutibile alla caffetteria del Corte Ingles dopo la visita d'obbligo alla Casa Batllo e ultimi acquisti per il viaggio.
L'ora s'avvicina... Ormai dobbiamo salutare barcellona e le sue meraviglie, ma con la promessa di tornare!
L'imbarco e' sinistramente sgombro e facendo i biglietti apprendo che la nave ha un po' di ritardo... Sono le 17.00, la aspettavamo per le 19.00, ma probabilmente arrivera' alle 23.00... SIGH!
Il tempo scorre LENTISSIMO: con tante cose ancora da vedere potremmo tornare in giro per la citta', ma come lasciare la macchina al porto piena di bagagli? Cosi' aspettiamo... fino alle 2.00 di notte, ora in cui finalmente la nave, dopo aver caricato tutti, lascia gli ormeggi.
A bordo conosciamo dei ragazzi simpaticissimi anche loro in viaggio di nozze, con un bimbo piccolo bellissimo. Passiamo tutto il tempo insieme e ci salutiamo solo quando, recuperate le macchine a Civitavecchia, arriva l'ora di ripartire.
Il viaggio in nave e' "allietato" da un pazzo cantante di pianobar che si produce in ogni orrida canzone del panorama musicale becero italiano trovando l'approvazione di un gruppo di anconetani che improvvisano dei balli di gruppo e delle sfide di karaoke surreali!

All'arrivo a casa il conta chilometri della C3 segna 4.000 km in piu' dal momento della partenza.
Niente male!

28 settembre 2007

Barcellona, e due...

Grossa scoperta questa mattina, grazie alla fantasmagorica guida troviamo Granja, una specie di bar, caffe', bistrot, alimentari... Pavimento di maiolica, tavolinetti di ferro con il piano di marmo e quest'anno festeggia i 128 anni di attivita'. All'ingresso un bancone da alimentari mostra dietro la vetrina meraviglie dolci e salate: torte, formaggi, latte, yogurt di capra, salumi, cornetti... Ho ancora l'acquolina in bocca solo a pensarci! Il Desayuno non puo' che essere spettacolare, meglio di tutti forse e mi godo finalmente un "vaso de cafe' con leche" come Dio comanda!
Usciamo e siamo a pochi passi dalla Boqueria, il mercato sulle Ramblas variopinto e pieno di ogni cosa. Pesce, frutta, frullati di frutta fresca fatti al volo, pane, Jamon Serrano in ogni angolo, formaggio, carne, dolciumi, dei canditi che mi sarei comprato anche il proprietario del banchetto! ...qualcosa mi dice che domani prima di ripartire ci torniamo per qualche "souvenir".
Tutta la mattina la passiamo fra la Rambla ed il Barrio Gotico, la Cattedrale e Plaza Reial dove ci fermiamo a pranzo da "Les Cinqe Nits" con un vento freddo fastidioso nonostante il sole. Non mangiamo affatto male e finalmente mi sparo una bella Sangria.
Nel pomeriggio Port Vell e nuovamente il Barrio con caffe' nella piazzetta di Santa Maria del Mar, una chiesa gotica bellissima dove troviamo anche un matrimonio in corso...
Chiudiamo il pomeriggio con il museo di Picasso, bello piu' di come lo ricordavo!
Al ritorno verso l'albergo sosta al Corte Ingles e da Fnac in Plaza Catalunya e poi solo due panini "para llevar" da mangiare per strada e finalmente la camera e il letto!

27 settembre 2007

Barcellona, e uno...

Barcellona e' bellissima e devo far vedere piu' cose possibili a Simona... Ci alziamo con un po' di calma e scendiamo a fare una buona colazione al bar sotto l'albergo. La giornata e' bellissima anche se un po' fresca e il giro comincia! In taxi a Parc Guell per una passeggiata fra le palme finte di pietra, i colonnati storti e colorati, le casette di marzapane e i ramarri variopinti di maiolica. Dall'alto c'e' una bella visuale: si vede la Sagrada Familia, il porto, il mare, la teleferica per il Tibidabo...
ehm... ma la sapete l'origine del nome Tibidabo? NOOOOO!?!?!?
ok, excursus:
Il suo nome si rifa' al Vangelo, quando Satana porta Gesu' sulla cima di un monte da cui si gode un panorama sconvolgente e, nel tentativo di tentarlo, dice "ti daro' tutto quello che vedi". TI DARO', appunto... in Latino Tibi Dabo. Come a dire che il panorama che si gode da lassu' e' pari a quello descritto nel Vangelo.
Bella e'?
Ok comunque intanto noi siamo gia' di nuovo in taxi verso la Sagrada Familia, fotografata dentro e fuori, e poi a piedi su Passeig de Gracia ed a pranzo in un moderno bistrot con musica pop niente male, il "Qu - Qu".
Nel pomeriggio shopping, che si conclude alla caffetteria del Corte Ingles, all'ultimo piano di un palazzo su Plaza Catalunya da cui si gode uno spettacolo da urlo! Dopo un break in albergo decidiamo per la cena "Les Quatre Gats", ristorante storico di Barcellona famoso per essere stato ritratto da Picasso che lo frequentava spesso. Cena buona e posto che merita una visita!

26 settembre 2007

Il museo Oceanografico e viaggio per Barcellona

Oggi, nonostante l'esperienza di ieri, ritentiamo la colazione dell'albergo, ma e' davvero di plastica... Colpa mia che mi ostino a cercare di bere un caffe'... Comunque stamattina si va a visitare l'acquario gigantesco di Valencia, l'Oceanografic. Penso di aver scattato milioni di foto ed ho il terrore al solo pensiero di doverne selezionare un sottoinsieme per renderle accettabili agli incauti che vorrano vederle...
Il posto e' incredibile, animali di ogni tipo che ti girano (o ti volano) intorno, acqua ovunque in forma di oasi, laghetti, oceani miniaturizzati e inimmaginabili acquari pieni di animali che hanno del mitologico!
Giriamo come matti fino allo sfinimento di gambe e di dito indice sempre piazzato sul pulsante di scatto della mia fedele D70 e confesso che mi si e' anchilosata la palpebra dell'occhio da chiudere per scattare foto...
Dopo una mattinata cosi' delle persone sane di mente si prenderebbero un bel pomeriggio di relax... e invece noi facciamo i bagagli, salutiamo Valencia e partiamo alla volta di Barcellona, l'ultima tappa del viaggio. Uscendo dalla citta' non posso non tornare sul "luogo del delitto", il porto, scenario di quei tre incredibili giorni di Aprile con Michele a guardare la Coppa America.
L'arrivo a Barcellona e' curioso: e' come se tornassi in Europa dopo un viaggio chissa' dove. Siamo nel traffico di Roma, o di Napoli (non certo di Milano!) e ci accoglie una citta' diversa da tutte le altre che ci hanno riempito gli occhi e il cuore in questi giorni. Arriviamo col fedele TomTom a plaza Urquinanona, omonima di un grattacielo (torre) di dubbio gusto che le da il nome. Il parcheggio e' proprio li' sotto e l'albergo di fronte in palazzetto stretto e alto incastonato in una bella via del centro. La hall e' di... forse una decina di metri quadri compreso il bancone e l'ascensore fa dei rumori inquietanti che ci convinceranno a fare i nostri 4 piani di scale a piedi per tutta la durata della nostra permanenza! La camera e' spaziosa e Simona sembra vederne solo i pregi (che non sono poi molti..) e la cosa mi conforta considerando che questo di Barcellona e' il primo albergo prenotato e con largo anticipo... e forse il piu' malridotto! :)
Ci fiondiamo lungo le Ramblas fra artisti di strada, venditori di animali, pittori, attori, fiorai... E' piu' bella di come me la ricordavo! Una cena al volo e un the caldo nel piacevole bar affianco all'albergo.

25 settembre 2007

La citta' delle arti e della scienza

La sveglia suona, e ci alziamo abbastanza tardi da rischiare di non fare colazione (e col senno di poi sarebbe stato meglio!). Oggi il progetto e' di visitare la Ciutat de las Ciencias y las Artes di Calatrava. Ci arriviamo dopo una breve passeggiata tra grattacieli di dubbio gusto, ma quando ti ci trovi davanti lo spettacolo e' incredibile! Non ci facciamo mancare nulla: visita all'Hemispheric, film iMax, museo della scienza con i suoi giochi di luce, effetti ottici, sonori, Desafio con tanto di albero e vele, un pendolo di Focault... Distrutti ci riprendiamo con una "buona" horciata davanti ad una delle piscine all'aperto e chiudiamo la giornata con una passeggiata sotto l'Umbracle.

24 settembre 2007

Si va a Valencia

L'ultima colazione a Cordoba proprio dietro la Mezquita non e' affatto come la Routard (colpa nostra che gli diamo retta) ce la descrive... Per fortuna il panorama e' sempre splendido e la cosa passa in secondo piano. Oggi ci aspettano un bel po' di chilometri: si va a Valencia. Partiamo presto e il viaggio e' lungo ma piacevole e quasi (dico QUASI) senza accorgerci della strada fatta, alle 16.00 siamo a Valencia!
Tralascio i dettagli sul fatto che sulle mappe di Google l'albergo sembrava essere al centro, e invece era nel quartiere della Ciutat... Comunque sia tutto sommato la camera non e' male e Calatrava e' a due passi... Mentre per il centro si prende il taxi, cosa che facciamo decidendo di passare la serata nella citta' vecchia bevendo Horciata, mangiando Farton e altri dolciumi misteriosi finche' non ci fermiamo per cenare al "Palacio de la Bellota", un ristorante suggerito dalla guida che non tradisce le aspettative: non possono farci la Paella dato che a Valencia c'e' una feria e nei periodi di affollamento non la preparano per evitare di dover abbassare la qualita' a causa della quantita'... un punto a favore!

23 settembre 2007

Cordoba e la Mezquita

Oggi la meta e' Cordoba, ma prima di salutare Siviglia (probabilmente una delle piu' belle citta' viste fin ora e che vedremo in seguito) ci concediamo un rapido giretto in macchina per raggiungere e fotografare come si deve il ponte di Calatrava...
Il viaggio nel nulla piu' assoluto, lungo autostrade disegnate a pennarello sulla roccia, dura poco e raggiungiamo rapidamente la citta': il ponte romano acquattato nel largo letto del Guadalquivir e' imponente e... purtroppo in restauro! Il navigatore ci guida fino all'albergo che sta praticamente AFFIANCO alla Mezquita, la gigantesca moschea al centro della citta' vecchia... Ottima scelta e GRAZIE Venere.com! :-)
Ci addentriamo per un po' nelle strette stradine del centro, fiancheggiate da casette bianche basse che quasi sembra di essere in Messico! La Mezquita e' imponente e il suo campanile si vede praticamente da ogni punto della citta'.
La passeggiata non dura molto causa FAME e rapidamente, affidandoci alla guida, ci infiliamo nella Bodega Mezquita, un localetto piccolo e carino con una scelta disumana di tapas tutte buonissime ed un piccolo negozietto di specialita' tipiche al piano di sotto... GRAZIE ROUGH GUIDES!!! Tanto per dare un'idea: rognoni di agnello alla plancha, salmone ed asparagi, stufato di maiale con cannella... unica pecca, la "leche frita"... una specie di panna cotta panata e fritta... ORRENDA!!!
Dopo la botta calorica l'idea di entrare nella Mezquita un po' ci fa barcollare, ma appena ci affacciamo lo spettacolo e' grandioso! 19 navate fatte a doppi archi (tipo acquedotti romani) e in ognuna di quelle piu' esterne cappelline, nicchie, soffitti ricamati ad uncinetto, perletti, archi a punta arabi... Man mano che ti addentri perdi il senso del tempo e dell'orientamento... quando ad un tratto, al centro esatto, si svela una facciata di una basilica cristiana! Proprio dentro la moschea! Incredibile... Entri e sembra di stare nella navata centrale di una chiesa del '500... e cosi' e'!!! Quel pazzo di Carlo V, ovviamente... Tutta opera sua... :)
La giornata prosegue nel quartiere ebraico della citta', la Juderia, dove tra le stradine strette e piene di negozi ci imbattiamo in una saletta da te' con un patio bellissimo: non possiamo non sederci! Ci servono un infuso buonissimo, un succo di melograno, dei pasticcini e della frutta secca. Perfetto!
Concludiamo l'intenso pomeriggio con un po' di shopping per regali da riportare a casa e con una cena veloce in un patio di un ristorante dal quale usciamo prestissimo perche' a quanto pare a Cordoba si mangia prima (molto prima) del previsto!

22 settembre 2007

Turisti per Scelta!

Dopo lo svacco della giornata di ieri, oggi e' prevista maratona sevillana... Sveglia presto e colazione di fianco all'albergo che, per quanto mi riguarda, e' decisamente sopra la media! Buonissimo cappuccino con latte freddo al vetro (come piace a me) e ottimo "ventaglio". Simy e' meno fortunata e non nota il salto di qualita'...
Una volta rifocillati si parte: prima tappa palazzi dell'alcazar, immersi in una nebbia mattutina che sembra Milano! Il giro all'interno e' lungo e ricchissimo di sorprese, fra "merletti" arabi alle pareti, giochi d'acqua, portici frastagliatissimi e... come al solito... i rimaneggiamenti di Carlo V (che comincia, sempre di piu', a delinearsi come un palazzinaro senza scrupoli!).
Quando usciamo, nei giardini dell'Alcazar, la giornata e' decisamente migliore: boschi di piante mai viste coprono un enorme parco pieno di fontane e cespugli di fiori. Il giro e' davvero bello, ma anche lungo, e quando usciamo ci serve un attimo per raccogliere idee e forze prima di visitare la Cattedrale.
Maestosa, buia, imponente, un tripudio di archi, ori, statue... E' il gotico piu' fastoso che abbia mai visto!
Su una delle navate c'e' il monumento funebre di Cristoforo Colombo: quattro statue che rappresentano i quattro regni di Aragona, Castiglia, Leon e Navarra che sorreggono la bara di piombo dove PARE ci siano i resti di Colombo riportati a Siviglia da Cuba dove era stato sepolto. La cappella reale non si puo' visitare, c'e' un matrimonio in corso proprio li' dentro... Cosi' saliamo le 35 rampe che portano incima alla Giralda, l'antico minareto della moschea di Siviglia, ora campanile della Cattedrale, chiamata cosi' per il "giraldillo", la gigantesca "banderuola" segnavento che si trova sulla sua sommita'. Dall'alto la vista e' mozzafiato, si vede persino il ponte di Calatrava da lontano, che dimostra le sue proporzioni rispetto al resto della citta'!
Dopo un pranzetto in una traversa della piazza della Cattedrale finiamo, spinti da Giulia, sopra il "Bus Turistico" che fa il giro della citta'... L'esperienza e' a tratti inquietante, anche se da li' sopra facciamo un giro della citta' che ci permette di arrivare dove a piedi non saremmo mai andati... Solo che il sole e' a picco e la testa bolle mentre dalle cuffiette una voce suadente in un italiano da primi del '900 racconta le meraviglie di Siviglia!
Torniamo in albergo stremati ed usciamo solo alle nove per vederci con Giulia e mangiare due Tapas in centro. Poi passiamo alla "Carboneria", locale immerso nel Barrio Santa Cruz dove ci gustiamo un affascinante trio che canta dal vivo un po' di Flamenco. La ballerina non balla, siamo arrivati un po' tardi, ma e' ugualmente suggestivo!
Domani si riparte alla volta di Cordoba, quindi meglio andare a riposare!

21 settembre 2007

Mamma l'Hammam!

GRAZIE GIULIA!!!
La giornata a Sevilla oggi e' tutta incentrata sulla nostra reserva delle 14.00 all'Hammam Aire de Sevilla, un luogo magico immerso fra le calle del Barrio Santa Cruz dove l'acqua e il vapore avvolgono stanze e corridoi tutti illuminati da candele, in un silenzio profumato di essenze e di tazze di te'... La mattina comincia tardi perche' decidiamo di dormire quindi aspettiamo l'ora X girovagando per il centro, ammirando ancora una volta la gioia che sprizza da ogni angolo di questa citta'. Poi finalmente decidiamo di andare a godere delle nostre due ore di goduria assoluta. Tutto e' ovattato, anche l'ingresso e perfino le ragazze dietro al bancone della reception... Ci danno le informazioni di base e due "cuffiette" da metterci sopra le scarpe per raggiungere gli spogliatoi dove poi saremo muniti di scarpette di gomma per entrare nei bagni. Aspettiamo di essere chiamati in un patio bellissimo e appena sentiamo i nostri nomi corriamo a cambiarci. In asciugamano e costume scendiamo delle scalette di legno illuminate da candele ed entriamo in una stanza lunga e "araba", illuminata da candele con tavolini e panche di travertino dove e' possibile bere un te' o dell'acqua fresca. Non resistiamo e entriamo nelle stanze dei bagni: il "tepidarium" si snoda su due stanze... completamente piene d'acqua tiepida a 36 gradi in cui crogiolarsi. Affianco una piccola stanza con una piscina di acqua calda a 40 gradi, il "calidarium", e una di acqua gelida a 15 gradi ("frigidarium").
Un'altra porta ti conduce alla zona massaggi (il massaggio e' da sciogliersi!) e un'altra ancora al bagno turco vero e proprio di vapore e alla vasca idromassaggio, mentre delle scalette che scendono in una "grotticina" portano alla piscina di acqua con sali profumati e indiscutibilmente benefici...
Che dire? Dopo due ore li' dentro qualunque altra cosa perde di significato, e per fortuna il tempo lo capisce cosi' abbiamo il tempo di uscire e mangiare qualcosa prima che un temporale "estivo" si scateni e ci costringa in breve a tornare in albergo aspettando la sera... Usciamo solo per la cena e per un giretto notturno, poi di nuovo in albergo. La citta' ed i monumenti dovranno aspettare domani!

20 settembre 2007

...Si va a Sevilla!

Il viaggio e' breve e l'arrivo niente male! Siamo davanti ai giardini dell'Alcazar a pochi passi dal Barrio Santa Cruz e la giornata e' bellissima! ...ehm... Certo, l'albergo poteva essere un poquito mejor... Su internet sembrava meglio e anche i commenti erano positivi, invece dentro e' un po' miserello! Appena possibile lascero' un commento su Venere.com: il personale era gentilissimo e disponibilissimo, ma sulla struttura (per essere della catena "SercHotel", come quello di alicante) proprio bisogna riconoscere che non era all'altezza della nomea!
Va beh, tanto c'e' da andare in giro, quindi bando alle ciance e via, ci buttiamo nel centro per raggiungere il ponte di Triana, dove abbiamo appuntamento con Giulia...
La citta' e' atomica, il Barrio Santa Cruz stupendo e il lungo fiume romantico, caldo e colorato!
Giulia ci porta in una "taperia" bellissima, sufficientemente zozza e lurida da essere verace, dove mangiamo spizzichi di jamon e di atun con salmorejo e beviamo ottima cerveza... Giriamo tutto il pomeriggio fino allo sfinimento e Giulia ci consiglia e ci prenota per domani un Hammam che sta nel Barrio, dove si trovava l'hammam di Sevilla, quindi assolutamente originale!
La citta' mi piace da matti, allegra, colorata, stracolma di locali, di gente che passeggia, beve qualcosa o spizzica. Le vie del centro sono stupende, la Cattedrale incredibile (la piu' grande chiesa gotica del mondo), l'Alcazar affascinante anche solo da fuori, la Plaza Nueva con l'Ayuntamiento piacevolissima per passeggiare o rilassarsi su una panchina o in uno dei mille locali infilati lungo le sue traverse...
La serata purtroppo ci riserva un po' di gocce di pioggia, ma torniamo sani e salvi all'albergo e non c'e' proprio nulla da lamentarsi! Addirittura il tassista, quando gli chiediamo di portarci all'Hotel Alcazar, ci dice che e' molto vicino da dove ci troviamo e che potremmo anche arrivare a piedi... Gli spieghiamo che il problema e' solo il rischio pioggia, ma apprezziamo... Prezzo? 3,75 euro... Da noi un tassista avrebbe fatto il giro della circonvallazione e ci avrebbe chiesto 30 euro! :)

19 settembre 2007

Cadiz e la "pantalla" di Leonardo

Oggi si va a Cadiz a bordo di una specie di vaporetto spacciato per aliscafo che attraversa l'orrenda baia che mostra in tutto il suo splendore i porti industriali e commerciali di Cadice e Puerto Santa Maria. Il viaggio e' breve, piacevole perche' e' comunque mare, divertente perche' e' comunque oceano, curioso perche' ti chiedi come faccia la gente a venire qua per andare in spiaggia!!!
Cadiz e' molto carina, appena sbarcati sembra di stare in Marocco con casette basse bianche e i tetti tutti a cupola come tante moschee... Adocchiamo subito un GRANDIOSO negozio di dolci di cui pero' proviamo le delizie solo al ritorno e ci dirigiamo verso la Cattedrale... Che ovviamente e' stupenda! Fuori la cosa che colpisce di piu' e' la grande cupola dorata che svetta fra i due campanili, ma dentro e' decisamente meglio! Altissima, come tutte quelle viste fin ora (ovviamente), e sorretta da enormi colonne che la dividono in tre navate, in una delle quali si trova l'ingresso della cripta. Bellissima!
L'altra cosa davvero affascinante che ci siamo concessi e' la visita alla Torre Tavira, dove e' stata riprodotto una invenzione di Leonardo da Vinci a dir poco strabiliante: Una serie di specchi e lenti poste su un "comignolo" sulla cima della torre proietta su una "pantalla" (una gigantesca conca fluorescente) posta al centro della stanza sottostante le immagini dell'esterno come una specie di periscopio. Manovrando delle leve e' possibile "zoommare" o allontanare la visuale mettere a fuoco punti diversi dell'immagine o ruotare lo specchio di 360 gradi per avere la visuale completa come se si stesse in cima al tetto. E' come guardare dentro un obiettivo di una macchina fotografica, e in effetti la sensazione e' di guardare una gigantesca fotografia ad alta risoluzione di una porzione della citta'... Poi si guarda bene, si mette a fuoco qualche dettaglio e... I panni stesi si muovono, cosi' come le barche in mare o le auto in strada, i gabbiani volano e la gente lavora, passeggia o beve una bibita mentre prende il sole sul tetto di una casa... E' davvero stupefaciente!
Ok, bello tutto... Ma s'e' fatta una certa e bisogna riprendere il traghetto... Romerijo ci aspetta a cozze aperte!!!

18 settembre 2007

Ronda e L'arrivo a Puerto Escondido...

La meta oggi e' Cadiz, ma il viaggio devia per l'ora di pranzo su RONDA, una carinissima, anche se fin troppo turistica, cittadina che vanta la piu' antica e famosa Plaza de Toros di Spagna. Ma non solo per questo e' conosciuta, infatti e' costruita a cavallo di un burrone di 130 metri, chiamato "El Tajo", attraversato da un meraviglioso ponte ad una sola campata, citato anche da Hemingway in "Per chi suona la campana", che merita decisamente la deviazione!
Certo, bisogna riconoscere che mangiare cose decorose e' un po' difficile, circondati da ristorantini "tipici" per americani in cerca di pizza con la paella, ma comunque ce la caviamo discretamente e possaimo anche concederci un giro per il paese che non e' niente male: tutte casette basse a calce bianche con le finestre ed i cornicioni bordati di giallo...

Il giro per raggiungere Cadiz sarebbe breve e fra le montagne, ma potrei mai rinunciare a vedere, anche da lontano, lo stretto? Le COLONNE D'ERCOLE!!?!? Giammai! E infatti deviamo per Malaga, riguadagnamo la costa e ci fiondiamo a Tarifa... Il viaggio e' tortuoso, ma la vista dell'Africa ripaga egregiamente!
Arriviamo a Cadiz tardi e, non avendo trovato da dormire li', ripieghiamo su Puerto Santa Maria, dall'altro lato della baia... L'albergo, quattro stelle teoricamente molto fiko, si rivela pulito, pomposo, ma niente di trascendentale se non fosse per una comoda piscina sul tetto che non ci lasciamo sfuggire... Intorno un pelo di desolazione perche' si affaccia sulla foce di un fiume che e' adibita a porto commerciale... MA... e dico MA... A pochi passi c'e' il centro che e' carino e nasconde una cattedrale gotica da urlo e un castellotto di S. Marco che meritano, e SOPRATTUTTO sulla passeggiata lungo il mare c'e' ROMERIJO!!! (http://www.romerijo.com)
Trattasi di una "Freiduria"/Restaurante da urlo con bancone di pesce da cui scegliere e pentolone di olio subito affianco dove, davanti ai tuoi occhi, immergono le tue selezioni...
Ok, qualcuno potrebbe dire che in viaggio di nozze portare tua moglie a mangiare il pesce fritto non e' proprio "canonico", ma se aveste potuto vedere Simy con aria da assatanata con un calamaro sulla destra e un gambero alla mancina... Beh... Rivedreste i vostri canoni... :)

PS: Anche a Puerto Escondido (vedi "Puerto Santa Maria") c'e' una Plaza de Toros, che pare sia fra le piu' grandi di Spagna... Effettivamente sembra bella grossa... Fra le frasi celebri dei toreri appese ai muri vi ripropongo questa:
"Quien no ha visto toros en el puerto, no sabe lo que es un dia de toros!"
Joselito

17 settembre 2007

L'Albaicyn, la Cartuja e la Cattedrale


Oggi ci si dedica al giro nel quartiere piu' vecchio di Granada, bellissimo dedalo di stradine sull'altura difronte all'Alhambra, a cui si arriva dalla plaza nueva camminando lungo un passeggio che costeggia un torrente: l'Albaicyn. La guida consiglia di tenere gli occhi aperti e la borsa ben stretta, ma a dire il vero a passeggio con noi c'e' talmente tanta gente che non mi sembra proprio di doversi preoccupare di scippi... L'obiettivo e' raggiungere il "Mirador de S. Nicolas", una piazzetta con una terrazza che pare sia la miglior veduta dell'Alhambra di tutta Granada, dato che (se il cielo fosse limpido e non stessimo precisi contro sole) si vede anche lo splendido sfondo della Sierra Nevada!
Durante la salita incontriamo dei ragazzi toscani, anche loro decisi a raggiungere il belvedere e, chiacchierando, raggiungiamo (faticosissimamente) la meta assieme. La vista effettivamente e' stupenda, ma le foto non mi soddisfano proprio, visto che il controsole le appanna un po' e toglie i meravigliosi colori del verde degli alberi e del rosso dei mattoni... Ma meglio che niente!
Come se il giro non fosse abbastanza, con un taxi ci dirigiamo alla Cartuja, un monastero domenicano fuori citta' che merita di essere visto per il delirio Barocco dei suoi interni... Dopo la visita ci si sente completamente ubriachi di volte, volute, riccioli, oro, argento, travertino lavorato come burro o panna montata, tendaggi, drappeggi... All'uscita bisogna sedersi un attimo, aspettare che smetta di girare la testa per il vuoto siderale che ti colpisce nel mondo esterno, ricordarsi che esistono anche linee rette e muri lisci e cieli azzurri senza putti e angioletti chiatti e boccoluti, e a quel punto si puo' andar via...
Il pomeriggio lo dedichiamo alla Cattedrale e alla Capilla Real, che meriterebbero racconti dettagliati e foto (che ho fatto) da mostrare...

Il fatto e' che rischierei di rompere le scatole piu' del dovuto e di farmi dire che faccio concorrenza alla Lonely Planet, percio' non racconto un fiko secco ma spero che vi capiti di vederla perche' e' qualcosa di affascinante.
Per tutto il resto della giornata compere in un negozio di spezie che ci avvolge e ci ammalia con profumi orientali... I fortunati che si beccheranno la nostra CENA SPAGNOLA, forse, potranno assaggiare il guduriosissimo zafferano... FORSE!

16 settembre 2007

Le meraviglie di Granada


Il giro per l'Ahlambra e' inimmaginabile!
C'e' troppo da vedere e da vivere perche' possa raccontarlo... Palazzi, stanze dai soffitti ad uncinetto, portici, specchi d'acqua, piante di ogni genere e giardini meravigliosi dove perdersi in uno splendido caldo settembrino. E poi torri fortificate, segrete e quel curioso cubone che e' il palazzo di Carlo V.
Dopo una giornata cosi' c'e' bisogno di una serata tranquillissima, ma visto che il tenerissimo albergo non serve nulla a cena siamo costretti a scendere in citta' col solito folle pulmino a velocita' supersonica e ci ritroviamo quasi catapultati sulle sedie di un posto dall'aria troppo "chulla" per essere attendibile, ma ormai il dado e' tratto...
Cena non delle migliori, ma almeno siamo in Plaza Nueva e lo scenario ci ripaga.

Visita all'Alhambra


La colazione sara' anche una porcheria tremenda, ma non e' splendido questo patio interno? Anche se il latte e' a lunga conservazione, il caffe' una broda primordiale, il cornetto una porcata semisalata e unticcia, lo yogurt una specie di caciotta moscia scaduta... Ma chissenefrega! :)
Stamattina la sveglia e' prestissimo perche' dobbiamo andare in biglietteria a cambiare i biglietti prenotati per la visita dell'Alhambra, cosi' approfittiamo per fare la camminata di buon'ora in un'atmosfera irreale, lungo mura di palazzi arabi e porte a punta come nelle favole delle mille e una notte...

VI ACCONTENTATE? IL RESTO IN SEGUITO...

15 settembre 2007

La Granada di notte...


Dall'Ahlambra si scende con un pulmino che, a velocita' supersonica, si lancia per le intricate stradine del centro e, saltando sui sampietrini, schivando vecchiette e bruciando semafori, ti porta a Plaza Nueva o alla Gran Via de Colon, tutti ottimi punti di partenza per le passeggiate nella Granada vecchia.
Per la prima sera ci infiliamo intorno alla Cattedrale che e' qualcosa di impressionante. Tutt'intorno stradine coperte da teloni completamente zeppe di negozi, negozietti, ciaffi di ogni genere e ristoranti. Dopo un lungo girovagare che ci porta davanti ad una meraviglia di banchetto di spezie di ogni genere (di cui riparleremo), scegliamo sotto suggerimento della Guida-Bibbia il ristorante "Sevilla" (che a Granada non sembrava promettere bene...).
La foto qui sopra l'ho fatta seduto al tavolo dove abbiamo cenato... In un angolo un chitarrista suonava melodie stupende e la cena e' stata davvero superlativa. La migliore fin'ora di sicuro:
aperitivo di succo e polpa di Melone d'inverno spolverati di cannella da sorseggiare dentro bicchierini da liquore.
una splendida paella di altissimo livello.
due guduriosissimi dolci, il primo al "Platano" (ovvero banana) ma con sfoglie di zucchero caramellato croccanti infilzate dentro e polvere di cacao e uvetta, e il secondo, un "pan di spagna" (appunto) imbevuto di latte e cannella con accanto una mousse di yogurt e pera...
Beh, per ora basta... Andatevi ad asciugare la bavetta, tanto in ordine di importanza (prima i sacrificabili) faremo al nostro ritorno tentativi di cene spagnole, percio' ATTENTI!

Granada, l'arrivo...


La vista dal balconcino di Alicante era splendida, ma vedere l'Alhambra e' emozionante!
Domina la citta' dall'alto e sembra non finire mai... Noi, se no che viaggio di nozze sarebbe, ci dormiamo dentro! Si perche' l'Hotel America, piccolo e grazioso alberghetto che pare piu' una casina delle campagne inglesi, si trova dietro al palazzo di Carlo V, al centro dell'Alhambra!
L'arrivo e' un po' faticoso, perche' per entrarci con la macchina bisogna passare dalla circonvallazione di Granada, ma poi quando si comincia a salire dentro le mura ci si addentra in intricate stradine immerse fra gli alberi che profumano di fiori e risuonano dei vari corsi d'acqua che i mori avevano creato deviando il fiume...

...FINE PRIMA PARTE...

l'ultimo giorno ad Alicante


Non so esattamente come sia trascorsa questa pigra, pigrerrima, giornata alicantina, ma con ancora negli occhi la vista dal nostro balconcino ho un'unica, precisa, dettagliatissima immagine nella mente: CIBOOOOOO...
Credo che la nostra principale attivita' sia stata quella peristalsica...
Gelato, tortillas, jamon serrano, empanadillas, horciata... Boh, mi e' parso che ci siamo concessi cibo ad intervalli regolari e con una certa precisione e puntualita'...
Va beh, domani ci aspetta il viaggio verso granada, quindi e' ora di riporre anche il mac...
Buonanotte a tutti!

PS: speriamo che l'albergo ci regali un po' di wi-fi anche li'...

14 settembre 2007

spiaggia, albergo e paella...


cazzeggio, quello sfrenato che arrivi alla sera stanco di non aver fatto davvero nulla che meriti di essere raccontato... :)
Mattinata di mare a prendere il sole e nuotare sui cavalloni residui di ieri sull'anonima, affollata, afosa, a..'nfame spiaggia di Alicante. Pranzo con gelato del KiosKo Peret (non male) e giro pomeridiano.
Tarda sera in cerca di alberghi per le tappe future sfoggiando sfacciatamente nella hall munita di wi-fi il mio PowerBook bevendo martini con ghiaccio e guardando distrattamente, ma ad intervalli regolari, la gigantesca vetrata sul mare accanto alla quale si trovano le poltroncine della caffetteria...
Cena in un curioso ristorante vicino alla Ramblas dove FINALMENTE ho mangiato un buon Gazpacho (da rifare!!!) e una buona Paella Alicantina, con Pollo, Calamaro, Peperoni, Piselli, zafferano ovviamente e un'ottima Mazzancolla freschissima. Poi un po' di "struscio" lungo la Esplanada e una tappa da Peret per una Horchata, una specie di disgustoso e dolciastro latte di mandorla che pero' dopo il primo sorso da' assuefazione e non puoi piu' farne a meno... POMACCOOOOOOOO!!!

13 settembre 2007

L'incontro...

...a volte e' buffo come un gesto assolutamente insignificante porti dei risvolti tanto piacevoli!
Tornando in albergo dolo una bella serata in giro per Alicante, Simy mi chiede di restare fuori dalla hall a fumare una sigaretta seduti ai tavolini fuori. L'accendino non vuole saperne di regalarci almeno l'ultima fiammella, cosi' fermo la prima persona che vedo accendersi una sigaretta e chiedo da accendere quasi intuendo che fosse italiano anche lui.
Non mi sbaglio, ringrazio dicendo "grazie" e dopo due minuti siamo in quattro a chiacchierare allo stesso tavolo.
E' stato sul moro di venezia, velista e amante del mare anche lui, e stanno facendo un giro contrario al nostro: vengono da cadice e siviglia e stanno tornando verso barcellona. Una piacevolissima chiacchierata tra vela e viaggi che, se non fosse stato per quella sigaretta, non avremmo fatto...
Come Bertrand Russell, mi picco di sostenere che fumare in fondo non fa sempre male! :)

12 settembre 2007

undici giorni abbondantemente trascorsi!


Fuori il vento carica dei cavalloni meravigliosi e noi siamo qua, al quinto piano di un meraviglioso albergo di Alicante, con la finestra che sembra un quadro appeso alla parete che ritrae il mare agitato e la collina dove si erge il Castello di S. Barbara... Ma quadro non e', visto che si sente il rumore dei cavalloni che si infrangono sulla spiaggia e una brezza salmastra si infila fin quassu'.
Siamo in Viaggio di Nozze, quattro giorni fa ci siamo sposati. Con una nave da Civitavecchia abbiamo iniziato una anomala Luna di Miele in macchina in giro per l'Andalucia. Prima tappa, sbarcati a Barcellona, e' proprio Alicante: una cittadina moderatamente deturpata da rozze costruzioni che pero' perdendosi nelle sue stradine regala scorci stupendi e audaci architetture relativamente moderne. Quanto a locali praticamente non hanno fine! Ristoranti, bar con varieta' infinite di Tapas, localini trendy che propongono interessanti menu' a 10 o 15 euro, jazz club che suonano anche di pomeriggio, oltre a invitanti gelaterie lungo la Ramblas o fra le piante esotiche della bellissima camminata lungo il mare che costeggia il proto... E il Porto? Un marina da far impallidire le ACY Croate, anche lui zeppo di locali e discoteche, che ospita barche di ogni genere e qualche traghetto per le escursioni e i collegamenti costieri.
Stasera proveremo qualche altro posto dove mangiare. Per ora, ieri sera ci siamo pappati tonno essiccato e cuore di tonno essiccato, serviti nisieme a mandorle salate e poi, ovviamente, una selezione di salumi spagnoli molto gustosa; il tutto sorseggiando VERMADOR de Alicante, un rosso profumato e carico che non stonava affatto con il tonno ne' tanto meno con i salumi. "ALIOLI" si chiama il posto, per chi capita da queste parti. Per pranzo, oggi, ci siamo limitati a qualche panino con Jamon Serrano o Tortillas e, per chiudere, caffe' con Hielo. Il posto e' in Calle Teniente Alvarez Soto, n. 8, si chiama "Fleca".

Per ora e' tutto, o la "mogliettina" mi molla al volo...
:)